La rivolta dei Campanacci

di e con Ulderico Pesce

La rivolta di San Mauro Forte (MT) del 30 e 31 marzo del 1940, la prima rivolta popolare italiana contro il fascismo, alla quale diede un contributo decisivo Maria Derin, antifascista di Muggia, in provincia di Trieste, confinata dal fascismo a San Mauro Forte, e i suoi figli Etta e Checco. A marzo del 1940 a San Mauro Forte arrivarono ai contadini le bollette agrarie da versare allo Stato. Erano sbagliate, si confondevano le are con gli ettari. E allora accorsero al Comune e davanti al Podestà bruciarono le cartelle. Subito i gendarmi fascisti arrestarono 13 persone coinvolte nell’atto sovversivo. Ma il popolo accorse in massa, davanti alla caserma dove i 13 erano imprigionati, cercando di liberarli. I fascisti spararono, uccidendo due persone e ferendone molte altre. Furono arrestate 130 persone, tra le quali Antonia Miccio, che era incinta di un mese. Rinchiusi nel carcere di Matera per 13 mesi. Antonia partorirà dietro le sbarre, il 7 novembre del 1940, il figlio Pasquale che attualmente vive a San Mauro Forte.

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