Gramsci spiegato a mia figlia


di e con Paolo Floris

Musiche di Luca Cadeddu Palmas

Su Antonio Gramsci, il pensatore italiano più studiato e tradotto nel mondo, sono stati scritti centinaia di libri, ma quanti, nel  paese e nella regione che gli ha dato i natali, ne conoscono il pensiero, le opere, la vita? In effetti, la sua figura è poco conosciuta ai più. Di Gramsci di  si parla poco anche a scuola e  i giovani ne hanno, spesso, una conoscenza approssimativa   se non per qualche riferimento ai racconti della sua infanzia in Sardegna o all’opera di  narratore. Eppure è proprio a loro che bisognerebbe destinare i suoi insegnamenti più che mai attuali. Paolo Floris ci prova con lo spettacolo di narrazione Gramsci spiegato a mia figlia affidando alla potenza comunicativa e coinvolgente del gioco teatrale, il compito di raccontare ai giovani la storia umana di Gramsci e i cardini fondamentali del suo pensiero. Sulla scena scarna ed essenziale l’attore dialoga con Nina, il bambolotto di pezza che nella finzione teatrale ne rappresenta la figlia di sette anni. Partendo dalle domande incalzanti della bambina, con un linguaggio semplice e diretto, talvolta ironico, Floris ripercorre i momenti più significativi della vita di Gramsci. In questo modo, dalla conversazione a tratti divertente, tra un padre e una  bambina, si riscopre un Gramsci più che mai attuale e necessario a suggerire le risposte alle domande essenziali del nostro tempo: chi siamo, in quale direzione ci muoviamo e per quali valori viviamo.