Evviva Maria

I moti di Reggio Calabria del 1970
e l’assassinio di 5 anarchici

di Ulderico Pesce
con Lara Chiellino

Le vicende rievocate sono quelle relative ai moti del 1970 in Calabria, quando a seguito di una grande rivolta popolare, esplosa come forma di protesta rispetto alla decisione di nominare Catanzaro capoluogo regionale invece di Reggio, città molto più popolosa, ci furono decine di morti e feriti. Ma come si lega questa vicenda, terminata dopo dieci mesi con i carri armati nella città, alla morte dei cinque giovani che nella notte del 26 settembre 1970 erano diretti a Roma con l’intento di fornire prove ad un giudice riguardo proprio l’attentato al treno “La Freccia del
Sud” dove morirono sei persone quella stessa estate? Cosa c’entrano i fascisti, già sobillatori della rivolta popolare tramutatasi in azione violenta? E infine: quale il ruolo del governo centrale rispetto a questi tentativi di destabilizzazione e infine quale ruolo aveva l”ndrangheta” in queste stragi? Entrambi gli episodi (attentato alla “Freccia del Sud” e morte dei sei giovani) furono frettolosamente archiviati dalla Magistratura come “incidenti”, molti invece continuano a pensare e a scrivere, che quei fatti furono veri e propri “attentati” con cui si mirava a destabilizzare l’ordine sociale e a mettere a tacere ragazzi scomodi che avevano intuito i manovratori reali, e gli strumentalizzatori dei Moti di Reggio Calabria.